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  • MONDO NUOVO

    Beaumont sur Mer 30 mar 2017

    monuov

    L’atmosfera che si respira in questi giorni e che emerge con incisiva evidenza è quella del Potere locale, che prende la forma del controllo tentacolare, che cova uomini condizionati e immaturi, al fine di forgiare una massa inerme cui propinare slogans che prefigurano caste sociali immutabili.
    Il principio della produzione di massa applicato finalmente alla biologia.  Il progetto è quello di trasformare i futuri nascituri sotto forma d’esseri viventi socializzati, come futuri vuotatori di fogne.  Non c’è nulla come la penuria di ossigeno per mantenere un embrione al di sotto della normalità. Più bassa è la casta e meno ossigeno gli verrà dato. Esseri uniformati per il bene della “stabilità sociale”, il che significa che chi è al Potere ci deve restare, e a tutti i costi. Ogni nuovo nato potrebbe apportare un nuovo e libero punto di vista sulle cose, e, quindi, è potenzialmente in grado di compromettere la stabilità del Sistema: ecco perché i Gestori amministrativi ritengono corretto limitare la libertà di realizzarsi come identità dotata di ragione, troncando la maturazione culturale ed emotiva, addirittura disporre del potere “biologico” sopra l’individuo. Il Governo della città, figura irremovibile anche se mascherata, in questi ultimi 40 anni, non tollera critiche, ed avrà, subito dopo le elezioni di giugno, l’obiettivo di perseguire gli individui in grado di pensare fuori dal coro in quanto pericolosi al Sistema. Vorrei poter scrivere un romanzo. Metafora di come l’indottrinamento delle masse alimenti la forza del Sistema. Nel romanzo gli unici personaggi che dubiterebbero del modo in cui il Potere verrebbe esercitato apparterrebbero alla sola casta predisposta dalla biotecnologia a sviluppare le piene capacità intellettive.

    Ultimo asilo all’immenso travaglio. Qui, come giunse,
    Sopra le rive del fiume curvando i ginocchi si sdraia,
    alto, col collo all’indietro, levando la faccia, che sola
    Può sollevare; e piangendo e gemendo con mugghi luttuosi
    Parve dolersi di Giove, chiedendo la fine dei mali
    ”.  (Metamorfosi).

    In questa cittadina tirrenica che verrà, regolamenti e leggi non saranno perfettibili perché già perfetti e quindi immutabili. Nonostante ciò, prossimamente ci sarà una parvenza di democratiche elezioni. Sarà l’allegrezza goliardica a rivelare l’incontrollabilità delle poche persone contestatarie. La loro frequente risata rivelerà il modo sacrilego con cui hanno intenzione di porsi nei confronti del Regolamento del Sistema gestionale . Manipolando la coscienza storica, in questi ultimi 40 anni, il Potere ha acquisito un immenso influsso sui ricordi che amministra. Ha fatto sì che non si possano pensare alternative diverse a quelle che si stanno vivendo e che le condizioni del presente risultino immutabili. Il futuro  di un paese si cristallizza. Ciò che i potenti e prepotenti cercano incessantemente di fare è sottrarre diritti umani, e il diritto ad un futuro diverso è uno dei tanti. Ogni operazione mentale crea sempre una sorta di dipendenza dal contesto sociale. Già da un bel po’ i sudditi elettori si spiano, a vicenda. Nella piazza centrale, a volte un uomo dice qualcosa di se stesso che non intendeva lasciarsi sfuggire, e uno dei suoi compagni, sbadiglia, si avvicina furtivo al primo Sparaballe accanto e gli sussurra nell’ orecchio l’informazione che ha udito. I ridicoli premi delle denunce (qualche ora di lavoro) sono escogitati apposta per umiliare l’individuo e dimostrargli quanto meschino sia e per quanto poco tradisca.  Per lor Signori, la felicità è intesa soltanto come divertissement, una felicità ad intermittenza, studiata per far regredire l’individuo ad uno stadio infantile. Il “paese dei balocchi”, che crei dipendenza, appaghi i sensi, e distolga dall’avere una visione consapevole su come stanno veramente le cose. Il contenuto dei comizi sarà senza alcun dubbio di pessimo livello intellettuale. Complice del potere è la televisione generalista nazionale con contenuti odorosi, percettibile alla vista, all’udito, ma anche all’odorato e al tatto, trasmette, perlopiù fiction di “atti amorosi surrogati”. La strategia socioculturale degli amministratori sarà quella di mostrare attraverso i media persone felici e svagate, in modo che gli spettatori si convincano ad approvare quei piacevoli comportamenti e ad accettarli come norme per vivere nel sociale. Il Potere ha bisogno di una popolazione distratta da cose superficiali. Le prossime elezioni potrebbero rappresentare il grande trionfo dei potenti, il non poter più essere accusati di mentire, perché la loro comunicazione sarà talmente torbida da riuscire ad abolire l’idea stessa di verità.

    Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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